Le principali e più comuni tipologie impiantistiche in cui si possono catalogare gli impianti solari termici, a seconda del modo in cui avviene la circolazione del liquido, sono tre:
• impianti a circolazione naturale: di semplice installazione e particolarmente adatti a piccole utenze, sono costituiti da un pannello solare e da un serbatoio di accumulo posto alla sua sommità. Quando il pannello assorbe la radiazione solare, il liquido al suo interno si riscalda e sale verso l'alto, passando dal pannello al serbatoio; contemporaneamente, il liquido scende dal serbatoio nel pannello, dove si riscalda nuovamente: in questo modo il liquido circola, portando l'acqua contenuta nel serbatoio di accumulo alla temperatura desiderata. Questo tipo di impianti è utilizzato in particolar modo per la sola produzione di acqua calda sanitaria ed in zone climatiche temperate;
• impianti a circolazione forzata: il serbatoio di accumulo è posto al di sotto del pannello e la circolazione del liquido avviene grazie ad una pompa. Questa installazione è ideale, oltre che per la produzione di acqua calda sanitaria, anche per fornire un contributo al sistema di riscaldamento degli ambienti, soprattutto se realizzato in configurazione radiante e, quindi, con basse temperature di distribuzione. In quest'ultimo caso è consigliabile aumentare il numero dei collettori ed ottimizzarne l'orientamento in conformità al movimento invernale del Sole.
• impianti Solar Cooling: utilizzano il calore fornito dal Sole per alimentare un sistema con pompa di calore ad assorbimento, il quale consente di ottenere acqua calda per uso sanitario e fredda per la climatizzazione estiva degli edifici.